Titolo | Chi sono i giocatori italiani passati per la NBA
La lista dei giocatori italiani che hanno giocato almeno una partita in NBA poteva essere sicuramente un po’ più lunga di quella che verrà rapidamente stilata in questo pezzo, ma Paolo Banchero – talento indiscusso del basket USA e di origine italiana – ha deciso di “farsi fuori” da questa graduatoria, scegliendo di indossare la maglia a stelle e strisce questa estate e rinunciando alla convocazione che coach Pozzecco e lo staff azzurro gli avevano fatto intuire. Decisioni che pesano sulla carriera di un giocatore, ma che rapidamente scompariranno dalla mente degli appassionati di pallacanestro e di quelli che magari controllano spesso la pagina delle scommesse sull’NBA per le ultime statistiche e pronostici – con Banchero che a livello di punti e produzione potrebbe regalare un bel po’ di soddisfazioni. Quindi, quali sono i nomi degli italiani in NBA? Scorriamone rapidamente la storia, dai tempi di Vincenzo Esposito fino ad arrivare al nostro Simone Fontecchio – che nelle prossime settimane sarà l’unico azzurro in campo in NBA, in attesa di capire cosa ne sarà dei tanti giovani promettenti talenti prodotti negli ultimi anni dalla nostra pallacanestro.
Da Esposito e Rusconi, fino alle chiamate al Draft di Bargnani e Gallinari
Tutto inizia nell’autunno del 1995: Vincenzo Esposito e Stefano Rusconi diventano i primi due giocatori italiani a mettere piede in campo in una partita NBA (Dino Meneghin, Riccardo Morandotti e Augusto Binelli in momenti precedenti erano stati scelti al Draft dagli Atlanta Hawks, ma non erano poi entrati a far parte del roster della squadra della Georgia), con il casertano che si toglie la soddisfazione di segnare il primo punto azzurro in NBA, mentre Rusconi batte tutti con il suo esordio con la maglia dei Phoenix Suns. Un mondo inesplorato e una specie di bandierina piantata dal primo uomo sulla Luna, in attesa di capire come affrontare tutto quello che sarebbe poi venuto. A cambiare profondamente l’idea di poter raggiungere un giorno un posto in NBA ci ha pensato Andrea Bargnani – giovane talento dell’allora Benetton Treviso che nel 2006 viene selezionato come prima scelta assoluta al Draft dai Toronto Raptors: dopo 10 anni di lontananza dai parquet americani, non solo un italiano torna all’interno di un roster ma lo fa da protagonista assoluto. A lui poi fa seguito anche Danilo Gallinari, che in NBA dopo 16 anni ci gioca ancora – reduce da una stagione complicata da infortunato a Boston e pronto a prendersi il suo spazio a Washington, ennesima squadra NBA pronta a dargli un’opportunità.
Belinelli unico a vincere il titolo NBA, mentre Fontecchio sgomita per ottenere spazio
Discorso a parte invece va fatto per Marco Belinelli: basta guardare al numero di presenze, di punti segnati e di dollari portati a casa – dati che non tengono conto delle partecipazioni playoff, della gara del tiro da tre punti vinta e anche del titolo NBA che l’attuale giocatore della Virtus Bologna è riuscito a vincere con i San Antonio Spurs. Per Belinelli sono 860 partite, 8.370 punti (sempre guardando solo alla regular season) e ben 49 milioni di dollari portati a casa, che raccontano soltanto in parte l’impatto di un role player di spessore – ruolo che purtroppo né Gigi Datome, né Nicolò Melli sono riusciti a interpretare nei due bienni in cui sono rimasti nella lega. Un vicolo cieco da cui spera di uscire presto anche Simone Fontecchio, che in NBA ci gioca ancora e ha tutta l’intenzione di rimanerci, pronto con gli Utah Jazz a far valere il peso del suo talento, della sua forza fisica e anche della sua caparbietà – che spesso in carriera lo ha portato a superare ostacoli che parevano insormontabili. Il futuro degli italiani in NBA è soprattutto nelle sue mani.