L’implantologia dentale è una disciplina che rientra nell’ambito della scienza dentistica; essa è basata sull’inserimento di impianti dentali che fanno da supporto alle protesi che sostituiscono i denti mancanti; si tratta di impianti endo-ossei, ovvero che vengono inseriti internamente alle ossa mascellari e/o a quelle mandibolari. Un impianto è, di fatto, una vite in titanio che funge da radice artificiale; la scelta del titanio dipende dal fatto che è un materiale altamente biocompatibile e, in questo modo, viene eliminato il problema del rigetto.
Si può fare ricorso a un impianto sia per sostituire un singolo dente mancante, sia per sostituire un’intera arcata dentaria. Qui scopri maggiori informazioni sulla progettazione e sull’installazione di impianti dentali.
Un impianto dentale non deve essere confuso con un ponte dentale; il primo, infatti, è inserito internamente alle ossa di mandibola o mascella, mentre il ponte ha le sue basi nei denti contigui allo spazio vuoto sull’arcata dentaria; di norma, un impianto dentale dà maggiori garanzie in quanto a durata e stabilità.
Impianti dentali e protesi rimovibili
Un impianto dentale è un’opzione che sta gradualmente riducendo il ricorso alle cosiddette protesi rimovibili, altresì note come dentiere; per quanto questa tipologia di protesi abbia una sua validità, è un rimedio che nel lungo termine può dar luogo, in alcuni casi, a problemi a livello masticatorio e nell’eloquio. Un impianto dentale dà maggiori garanzie di durata nel lungo termine ed è per questo motivo che, tendenzialmente, si tende a preferirlo ad altre soluzioni; attualmente, infatti, da un punto di vista tecnologico gli impianti sono la soluzione più avanzata.
Impianto dentale: le tecniche chirurgiche
L’implantologia dentale è una disciplina chirurgica e, come nella gran parte degli interventi chirurgici, le tecniche che possono essere utilizzate sono diverse; nello specifico, si possono distinguere due possibili approcci:
chirurgia a carico immediato;
chirurgia a carico differito.
La chirurgia a carico immediato è la tecnica attualmente più avanzata che permette di inserire le protesi fisse (in sostanza i denti artificiali) lo stesso giorno (o comunque nel giro di 24-48 ore) in cui viene effettuato l’inserimento dell’impianto; è una tecnica che si avvale dell’ausilio di una TC Cone Beam grazie alla quale lo specialista può avere a disposizione una visuale tridimensionale e alquanto realistica della bocca del paziente; rispetto una RX dentale di tipo tradizionale, che offre una panoramica a due dimensioni, la TC Cone Bean opera a tre dimensioni (altezza, larghezza e profondità); cioè consente diagnosi più accurate e una migliore valutazione della situazione. La chirurgia a carico immediato evita l’incisione e lo scollamento delle gengive, step necessario nel caso della chirurgia a carico differito.
La chirurgia a carico differito, come facilmente si intuisce dalla terminologia, comporta tempi di realizzazione più lunghi; è di fatto suddivisa in due fasi; dopo tutti i preliminari e necessari esami, lo specialista inserisce l’impianto nell’osso e la gengiva precedentemente incisa e scollata e lo ricopre; sopra viene poi fissato un dente provvisorio. A questo punto è necessario attendere un periodo che varia dai 3 ai 6 mesi circa affinché si realizzi il processo di osteointegrazione; in sostanza la vite viene inglobata completamente nell’osso. Terminata l’osteointegrazione si passa al fissaggio sull’impianto dentale di pilastri protesici a quali si collegano i denti artificiali (tipicamente in ceramica).
Il trattamento comporta dei rischi?
In ambito chirurgico il rischio zero non esiste; nel caso degli impianti, i rischi principali sono sostanzialmente quelli che caratterizzano le estrazioni di un dente ovvero il sanguinamento e un’eventuale infezione della ferita chirurgica. Si tratta però di complicazioni che, di solito, sono facilmente gestibili.