L’introduzione dell’intelligenza artificiale tra i tool di base di smartphone e iPhone risale a pochissimi anni fa. Si tratta di un cambiamento importante, poiché l’uso dell’AI permette di automatizzare molte azioni, fare ricerche, dare suggerimenti, analizzare dati e tanto altro, al punto da essere diventata una sorta di assistente personale.
Tutto ciò consente di dedicare maggiori attenzioni alle attività che richiedono la supervisione degli utenti, sempre più proiettati verso soluzioni rapide, efficaci e all’insegna della sicurezza informatica. Nelle prossime righe vedremo i motivi per cui conviene avere a portata di mano un telefono con l’IA integrata, a quali persone è dedicata tale innovazione e i settori nei quali può rivelarsi utile.
Perché conviene avere un telefono con l’IA?
Anche se buona parte delle funzionalità legate all’intelligenza artificiale si possono scaricare tramite aggiornamenti periodici, possedere uno smartphone (o un iPhone) con l’AI tra le impostazioni di fabbrica è decisamente più vantaggioso. Uno dei motivi è correlato alla frequenza di upgrade: spesso, infatti, occorre attendere settimane (se non mesi) per migliorare prestazioni non ottimali o correggere eventuali bug, con il rischio di rimanere vulnerabili in caso di cyber-attacchi.
Un altro valido motivo per scegliere un prodotto tecnologicamente più avanzato è la rapida obsolescenza dei device. Nel mondo digitale e nel settore della telefonia, infatti, le innovazioni si susseguono in maniera veloce, al punto da poter cogliere sostanziali differenze tra dispositivi immessi sul mercato a pochi mesi l’uno dall’altro. Per il commercio dell’usato in particolare, l’utente dovrà applicare un prezzo tanto più basso quanto più l’oggetto risulta datato.
Gli smartphone della serie Samsung S24, dotati di almeno 8 Giga di RAM, processore Exynos (Snapdragon per le versioni Ultra) e display da 6.2 pollici Amoled LTPO, offrono prestazioni all’avanguardia in termini di artificial intelligence. Grazie a opzioni come assistente di trascrizione e di chiamata, Cerchia e Cerca, funzionalità per la realizzazione e la rielaborazione di istantanee, si possono effettuare chiamate e inviare messaggi in varie lingue, fare ricerche partendo da immagini e audio, modificare agevolmente la posizione degli oggetti nelle fotografie.
Inoltre, vengono offerti aggiornamenti per 7 anni consecutivi, un periodo ben più lungo rispetto al quadriennio previsto per la serie precedente (S23). La scocca in alluminio e il vetro Gorilla Glass Victus rendono il telefono estremamente resistente a urti e graffi, mentre la certificazione IP68 assicura una protezione totale dalle polveri e, per un tempo non superiore a 60 minuti e fino a 3 m di profondità, in caso di immersione in acqua.
Smartphone e iPhone dotati di IA nativa, target di riferimento
Analogamente a quanto accade per altri tipi di prodotti, anche i telefoni con l’intelligenza artificiale integrata non sono rivolti a tutte le categorie di persone. Oltre agli appassionati dell’alta tecnologia, i device con l’AI tra le impostazioni native possono essere utili a coloro che devono comunicare spesso in altre lingue ma non sanno come esprimersi oppure se emerge la necessità di fare ricerche veloci utilizzando file audio, fotografie e altri tipi di immagini.
Data la tendenza a non surriscaldarsi più di tanto, questi smartphone resistono abbastanza bene a intensità di lavoro medio-alte. Tuttavia la batteria, per quanto buona, di solito non ha una durata eccezionale: si passa da circa 2 giorni per un impiego minimo (navigazione, messaggi) a 7-10 ore per un uso alle massime potenzialità (download di files pesanti, attivazione contemporanea di più opzioni, registrazioni audio-video).
Un altro aspetto in cui solitamente tali dispositivi non riescono a raggiungere l’eccellenza è la qualità degli scatti. Almeno per il momento, parecchi modelli base non garantiscono un buon bilanciamento del bianco né una messa a fuoco ottimale in determinati punti dell’immagine, con un risultato a tratti poco nitido e sgranato. Tuttavia le lenti (in genere 3, di cui una per la stabilizzazione ottica, un’ultra wide per allargare il campo e una grandangolare) permettono di ottenere buone foto in condizioni di scarsità di luce. Per ottenere di più anche in tale ambito è opportuno prediligere le soluzioni più avanzate.
Smartphone con intelligenza artificiale integrata: quando sono realmente utili?
I telefoni Gen-AI sono strumenti caldamente raccomandabili in ambito lavorativo, specialmente quando occorre gestire un business, un alto numero di attività e-o di persone. Essendo indipendenti dal cloud computing i processi che avvengono all’interno di questi dispositivi sono molto più veloci. Il risultato è un alleggerimento del sistema e una maggiore efficienza, visibile soprattutto in fase di caricamento e trasmissione dei file.
All’atto pratico, uno smartphone con IA è in grado di trascrivere, tradurre e riassumere una conversazione o un discorso registrato, anche in un luogo dove la connessione di rete non c’è oppure si rivela instabile. Quanto appena affermato è particolarmente utile in occasione di conferenze, seminari, lezioni e altri contesti in cui bisogna prendere appunti, ragion per cui tali funzionalità possono agevolare anche il percorso degli studenti universitari.
L’intelligenza artificiale, inoltre, consente di conversare e scrivere a persone che parlano lingue non conosciute dall’utente, scegliendo il tone of voice più adatto. Una volta attivata la funzionalità AI e impostato l’idioma d’interesse basta dire o scrivere una frase e, in pochissimi secondi, il device provvede alla traduzione. Tutto ciò vale per gli scambi di informazioni con fornitori, clienti e dirigenti come per le prenotazioni in ristoranti e alberghi, incluse le situazioni in cui l’interlocutore non possiede un dispositivo dotato di IA.
Naturalmente, nella casistica degli utilizzatori sono inclusi gli appassionati di tecnologia e chi è sempre in viaggio. Le potenzialità dell’artificial intelligence, per esempio, arrivano a sostituire l’utente nel caso in cui dovesse comunicare con qualcuno mentre si trova al volante. In tale evenienza, quindi, l’AI promuove la salvaguardia del conducente e abbatte il rischio di incidenti.