Il piano cottura è uno degli elettrodomestici più importanti della cucina. Caratterizza in modo deciso lo stile della stanza ed è in grado di garantire prestazioni più o meno performanti. Stai realizzando il tuo primo angolo cottura oppure stai ristrutturando la cucina? Ecco quali sono le tipologie di piano cottura tra cui puoi scegliere e quali sono gli aspetti da valutare in fase di acquisto per non commettere errori.
Le tipologie di piano cottura
Le tipologie di piani cottura disponibili in commercio sono numerose e si differenziano le une dalle altre sulla base del sistema di funzionamento che le contraddistingue. Nello specifico, è possibile distinguere 4 tipologie di piani cottura per la cucina:
● piano cottura a gas: è il piano cottura tradizionale e, per questo, uno dei più diffusi ed economici. Permette di controllare la potenza dei fuochi e della cottura a vista d’occhio ed è disponibile in una molteplicità di materiali. Il piano in acciaio inox, ad esempio, è molto delicato e richiede una pulizia molto frequente. Quello in vetro, invece, è facile da pulire perché non si surriscalda. Oggi, i piani cottura a gas sono dotati di sistemi di sicurezza evoluti che rendono l’utilizzo più sicuro;
● piano cottura a induzione: a fronte di un costo tendenzialmente più elevato rispetto al piano cottura a gas, il piano cottura a induzione è prestante ed è estremamente facile da utilizzare. Riduce al minimo le dispersioni di calore e i tempi di cottura, non è pericoloso da utilizzare perché, quando non avverte il peso della pentola, si spegne in automatico ed è facile da pulire;
● piano cottura elettrico: rappresenta la soluzione ideale per chi ha a disposizione un budget piuttosto limitato. È robusto, non eccelle in termini di velocità di riscaldamento e raffredamento e non è facile da pulire. Tuttavia, è estremamente facile da utilizzare e non richiede particolari attenzioni in termini di manutenzione;
● piano cottura in vetroceramica: non va confuso con il piano cottura a induzione in vetroceramica. La differenza risiede nel fatto che questo è dotato di piastre radianti che raggiungono le alte temperature e può essere utilizzato con pentole normali. È meno efficiente in termini di prestazioni, soprattutto sul piano dei consumi, e mantiene a lungo il calore. Tuttavia, è facile da pulire e la superficie perfettamente liscia evita il rovesciamento accidentale delle pentole.
La scelta del piano cottura da acquistare, quindi, dipende dalle proprie esigenze di utilizzo, dalle proprie abitudini di consumo e dal budget che si ha a disposizione. Per la comparazione di modelli, caratteristiche e costi è bene affidarsi ad un player con un catalogo molto vasto nel settore cucina come Leroy Merlin.
Guida alla scelta
Quando si è chiamati alla scelta del piano cottura da acquistare è fondamentale prestare attenzione ad una serie di fattori che giocano un ruolo determinante sia in termini di estetica che di prestazioni e funzionalità.
Dimensioni e numero di fuochi
I primi fattori da valutare in fase di scelta sono le dimensioni e il numero di fuochi del piano cottura. È bene che questi due aspetti siano in linea rispetto allo spazio che si ha a disposizione e alle esigenze di utilizzo della famiglia. È possibile distinguere 4 larghezze standard:
● piano cottura 30 cm: rappresenta la soluzione ideale per chi ha una cucina molto piccola e non vuole rinunciare a creare una cucina funzionale. Si tratta di un elemento modulare composto da 1 o 2 fuochi;
● piano cottura 60 cm: è il modello più diffuso. Ha una forma quasi quadrata, è dotato di 4 zone di cottura e di comandi frontali o laterali;
● piani cottura da 70 cm a 90 cm: sono extra large e contato 5 o 6 bruciatori. Sono l’ideale per le cucine molto spaziose e assicurano un risparmio di tempo durante la preparazione dei pasti.
Per quanto riguarda il numero di fuochi, è possibile affermare che 4 zone cottura, tendenzialmente, sono più che sufficienti. Se, però, la famiglia è particolarmente numerosa e composta da più di 5 persone, allora bisogna pensare più in grande: un piano cottura a 5 o 6 fuochi è l’ideale.
Modalità di installazione
In commercio esistono piani cottura a libera installazione che possono essere posizionati dove più si desidera. Per tutti gli altri modelli, invece, l’installazione può essere principalmente di due tipologie: sopratop e filotop. Si parla di sopratop quando il piano cottura è montato sul top della cucina. Si parla, invece, di installazione filotop quando il piano cottura è incassato nel top della cucina. Molto dipende dal piano cottura che si sceglie di acquistare: quello a induzione o in vetroceramica è perfetto da installare a filotop perché permette di creare una superficie continua con il piano della cucina.
Attenzione ai consumi
Il piano cottura è uno degli elettrodomestici più utilizzati in cucina. Per questo motivo, prima di scegliere il modello da acquistare, è indispensabile prestare attenzione ai consumi. In media, un piano cottura elettrico consuma 1,2 kW. Un piano cottura a gas, invece, circa 2,0 kW.
Nonostante i recenti piani cottura a gas garantiscano una buona efficienza energetica, quelli elettrici risultano più convenienti. Questi ultimi, infatti, sono l’ideale per chi desidera contenere i consumi e ridurre i costi in bolletta. La spesa iniziale è più elevata, ma può essere ammortizzata nel tempo. Con particolare riferimento ai piani cottura a induzione, questi evitano dispersioni, riducono i tempi di cottura e, di conseguenza, garantiscono un risparmio.
I prezzi medi
Da ultimo, è fondamentale valutare il prezzo in relazione al budget che si ha a disposizione. Molto dipende dalla tipologia di piano cottura (a gas, a induzione, elettrico, in vetroceramica), dal numero di fuochi e dalla presenza o meno di eventuali funzioni aggiuntive. Generalmente, il prezzo di un piano cottura a gas oscilla tra i 100€ e i 1.100€. Per un piano cottura elettrico, si va dai 35€ ai 1.700€. Per un piano cottura a induzione, dai 50€ ai 1.600€. Per un piano cottura in vetroceramica, infine, la spesa richiesta si aggira tra i 170€ e i 290€.